Al vigilius mountain resort si è svolta il 14 e 15 maggio la nona edizione del Trofeo Schiava dell’Alto Adige, che ha dimostrato ancora una volta la grande versatilità di questo vino.

La Schiava è il più diffuso e popolare vino dell’Alto Adige e si presenta come Lago di Caldaro Scelto, Santa Maddalena, Colli Meranesi o, semplicemente, Schiava dell’Alto Adige. Si tratta di un vino leggero e fruttato, dai tannini morbidi. La schiava è il vino piacevole e gioviale dell’Alto Adige.

Per promuovere le Schiava di qualità dell’Alto Adige è nato quattro otto fa il Trofeo Schiava dell’Alto Adige. L’idea è stata lanciata dal patron dello splendido albergo vigilius mountain resort, l’imprenditore Ulrich Ladurner, grande fan della Schiava. Uno scenario di alto design che ha offerto la location ideale per questo evento.

In varie degustazioni una selezionata giuria di giornalisti, enologi, sommelier ed esperti provenienti dall’Italia e dalla Germania, ha selezionato le “Schiave dell’anno” tra 94 campioni. Per focalizzare le diversità delle varie Schiave i vini sono stati degustati e valutati seguendo le varie denominazioni. Nella categoria “La Schiava Diversa” che raggruppa tutti i vini di annate più vecchie e quei vini che non entrano nei schemi delle DOC.

Come “Schiava dell’anno” sono state premiate:

nella categoria AA Lago di Caldaro:

Alto Adige Lago di Caldaro classico 2011 – Cantina Cortaccia
Alto Adige Lago di Caldaro classico Greifenberg 2011 – Produttori Caldaro

nella categoria AA Schiava e Schiava Grigia

Alto Adige Schiava Missianer 2011 – Cantina San Paolo
Alto Adige Schiava Gentile Pfeffersburger 2011 Nalles Margè

nella categoria AA Meranese e AA Val Venosta

Alto Adige Meranese 2011 – Franz Pfeil, Tenuta Kränzel

nella categoria AA Santa Maddalena

Alto Adige Santa Maddalena classico 2011 – Cantina Produttori Santa Maddalena
Alto Adige Santa Maddalena 2011 – Franz Gojer, Glögglhof
Alto Adige Santa Maddalena Gröbnerhof 2011 – Erste & Neue

nella categoria Schiava Diversa

Alto Adige Santa Maddalena classico 2010 – Christian Plattner, Tenuta Waldgries

Il momento culminante del Trofeo Schiava dell’Alto Adige è stato il 15 il Galà della Schiava. Qui si è dimostrata la versatilità di questo vino in abbinamento con le prelibatezze dalla cucina del vigilius mountain resort. “Abbiamo abbinato la Schiava alla cucina internazionale e abbiamo dimostrato con successo la sua grande versatilità” ha sottolineato Othmar Kiem, giornalista enogastronomico e organizzatore del Trofeo Schiava dell’Alto Adige. “La Schiava è un vino della tradizione che oggi è sempre più moderno per le sue caratteristiche di leggerezza e piacevolezza.”

Come ormai di tradizioni in ambito del Trofeo Schiava si è anche svolta una tavola rotonda tra i giornalisti presenti e rappresentanti dei produttori. A fine della discussione molto interessante per un proficuo futuro della Schiava Alto Adige vennero formulati i seguenti punti:

1. La valorizzazione inizia a livello locale e si trasmette dall’interno all’esterno.

2. Un prodotto di valore ha il suo prezzo e tale prezzo deve mantenere l’intera filiera produttiva

3. L’Alto Adige deve posizionarsi rispetto alla concorrenza regionale. In quest’ambito i vini autoctoni svolgono un ruolo di primaria importanza.

4. La strategia della qualità non conosce alternativa. Solo l’eccellenza aumenta l’immagine della regione.

5. La schiava è espressione di un modo di vivere che va raccontato. Questa “gioia di vivere” è il nostro valore aggiunto più importante.

6. La Schiava ha bisogno di maggior spazio, anche in termini di quantità, e di maggiore attenzione

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